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Il corteo storico

 

 
 

E siamo alla parte più attraente, più spettacolare della Quintana. Siamo al Corteo Storico che vede presenti, in un lungo, ordinato serpente colorato dai velluti, ai damaschi, alle trine di Dame e Damigelle, ai severi costumi delle Magistrature, ai rami, agli argenti, ai bronzi di corazze, elmi ed armi, ai paludamenti variopinti delle varie Corporazioni, agli scoppi di colori e disegni dei cento e cento drappi che gli sbandieratori lanciano al cielo, per un totale di almeno 1200/1400 personaggi e partecipanti. 

Un corteo che nel lento passo segnato dal rullare dei tamburi e dagli squilli argentini delle lunghe trombe (chiarine), sembra uscire da un affresco del quattrocento e realizzarsi, oniricamente, nel suo ambiente storico naturale: le tortuose rue, le magnifiche piazze, alle ombre delle antichi manieri, torri e palazzi.

Lo stesso Sindaco della città, in carica, anche lui in un severo ed elegante costume d’epoca, apre il corteo quale Magnifico Messere; è seguito dalle Magistrature che sono rappresentate dagli assessori comunali in carica e altri maggiorenti come i consiglieri provinciali, regionali e presidenti di Enti.

Quindi il folto stuolo dei Musici e degli Armigeri che scortano il Palio. Si tratta di un drappo di seta che ogni anno viene dipinto da un artista locale, con un soggetto sempre legato alla Quintana. E’ l’ambito premio che andrà al Sestiere vincitore e che, una volta conquistato, sarà poi gelosamente conservato nella sede del Sestiere e riportato in corteo (con gli altri trofei vinti) gli anni seguenti. Non dimentichiamo che al corteo partecipano anche le rappresentanze dei Castelli a suo tempo devoti e legati ad Ascoli Piceno (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Castignano, Folignano, Patrignone, Porchia, Ripa Berarda).

E riprendiamo la riassuntiva illustrazione del corteo, che vede nei Sestieri l’essenza sempre viva della città.

Ogni Sestiere apre il proprio gruppo con un Console seguito dalle notabilità del rione, dai nobili e dalle varie Corporazioni di professioni e mestieri che rispondo a tali qualifiche anche nella vita quotidiana. Ogni Sestiere figura poi con prestanti cavalieri, con armigieri, alfieri vessilliferi e prestanti e carismatici Capitani del Popolo nonché con un suo gruppo di tamburini. Quindi, circondata da paggetti, la Dama, la signora del Sestiere, scelta tra le più belle del rione, seguita dalle damigelle anch’esse accuratamente scelte tra le più significative bellezze muliebri. Ogni anno questa cernita non è dei più facili poiché tutte le giovani del Sestiere sanno quale ambito onore rappresenti il partecipare al corteo storico: un riconoscimento, cioè, che ha molto e più desiato valore di una moderna elezione di "miss".

Sfila quindi il personaggio più acclamato, temuto, ammirato del Sestiere: il Cavalier giostrante, colui cioè che si batterà contro il Saraceno o Moro per la conquista del Palio.

Cavalier giostrante e cavallo, rappresentano un binomio che tiene preoccupati per tutto l’anno i "sestieranti" e priva del sonno, negli ultimi giorni che precedono la Giostra, tutti coloro che hanno a cuore i colori del proprio Sestiere. Tra l’altro il più stretto riserbo viene mantenuto sul cavallo che è tenuto nascosto.

Come detto, questa competizione cavalleresca, ha per scenario naturale le strette vie della città, la rinascimentale Piazza del Popolo ed il Campo dei giochi ove, in più assalti al Moro, i cavalieri si contendono la vittoria in una cornice di migliaia di spettatori che seguono rumorosi, quanto trepidanti le evoluzioni dei propri giostranti.

I costumi sono, ovviamente, un rifacimento in stile dei panneggi medievali. Essi sono stati desunti da affreschi ed altri disegni d’epoca. Non poche volte si ha l’impressione di vedere quasi animati, personaggi di Piero della Francesca, del Pinturicchio, di Paolo Uccello.

Un capitolo a parte meritano gli sbandieratori che sfilano in seno alle rappresentanze dei loro Sestieri, ricalcandone i colori ed i simboli nei loro drappi, che scagliano al cielo con lanci che hanno del prodigioso (non per nulla alcuni di essi hanno vinto le Olimpiadi della Bandiera).

Nel giorno della Quintana, invece, gli oltre cento sbandieratori si esibiscono al Campo dei Giochi in una straordinaria coreografia d’insieme, con il lancio finale dei drappi che si perdono nel cielo tra l’entusiasmo spontaneo ed irrefrenabile degli spettatori.

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